La voice search rappresenta il presente e il futuro della SEO.
Attualmente, le ricerche vocali costituiscono più del 40% di tutte le ricerche effettuate da mobile. Ma questa percentuale è destinata a salire. Secondo uno studio di Comscore, nel 2020 ben il 50% delle ricerche sarà di tipo vocale, e il 30% delle sessioni web verrà effettuata senza l’utilizzo di schermo e tastiera.
La ricerca vocale è un trend in continua espansione. Non solo è molto diffusa tra un pubblico di millennials e nativi digitali, ma sta prendendo piede anche tra chi non è più giovanissimo. E questo fenomeno ha notevoli implicazioni per la SEO, che deve necessariamente adeguare il proprio approccio al nuovo paradigma.
La nuova modalità d’interazione con i dispositivi digitali richiede un ripensamento delle tecniche di ottimizzazione dei siti web, per riuscire ad essere competitivi anche sul fronte delle ricerche vocali. Se gestisci un sito internet non puoi farti trovare impreparato.
Se non sai come fare SEO per le query vocali, sei nel posto giusto.
In questa guida approfondirò innanzitutto gli aspetti più significativi della voice search, soffermandomi sulle sue peculiarità e sulle differenze rispetto alla ricerca tradizionale. E successivamente ti illustrerò alcuni consigli davvero efficaci per ottimizzare il tuo sito web per la ricerca vocale.
Cos’è la Voice Search
La Voice Search identifica un nuovo modello d’interazione uomo-macchina, in cui i dispositivi digitali sono in grado di interpretare le richieste pronunciate dall’utente e fornirgli una risposta adeguata.
Questo tipo di ricerca può avvenire sugli smartphone ma anche da desktop, sugli smart speaker come Google Home e Amazon Echo, sui dispositivi satellitari delle automobili e sugli smart watch. In tutti questi casi i dispositivi sono dotati di un assistente vocale, un software capace di processare le richieste ricevute ed elaborare una risposta pertinente.
I principali assistenti virtuali sono:
- Google Assistant, attivo su Google Home e sui dispositivi Android
- Alexa, l’assistente di Amazon, attivo su Amazon Echo
- Cortana: l’assistente vocale di Microsoft (che utilizza Bing come motore di ricerca)
- Siri: l’assistente della Apple, che utilizza Google
Viviamo nella società dell’Internet of things, dove oggetti intelligenti si connettono alla rete per scambiarsi informazioni e riuscire a svolgere azioni appropriate.
In questo post però non mi occuperò degli home assistant, sempre più diffusi anche nel mercato italiano. Mi concentrerò esclusivamente sulla ricerca vocale da smartphone, che è quella che impatta maggiormente dal punto di vista SEO.
Se vuoi posizionarti anche per la Voice Search, devi ottimizzare il tuo sito secondo alcuni accorgimenti precisi. Non si tratta di rivoluzionare completamente la struttura del tuo sito web, ma di mettere in pratica alcune modifiche che ti consentiranno di rankare anche per la vocal Search.
Prima di vedere da vicino le azioni da implementare, cerchiamo di capire meglio quali sono le caratteristiche della ricerca vocale.
Caratteristiche della Voice Search
La ricerca vocale differisce da quella tradizionale principalmente per il mezzo utilizzato (la voce al posto della tastiera). E fin qui la distinzione appare piuttosto scontata.
Ma in realtà a cambiare non è solo il mezzo utilizzato per effettuare le ricerche. Nella voice search è tutto il contesto ad essere diverso. Questo comporta che ci siano differenze importanti che riguardano:
- il tipo di ricerche (cosa cercano gli utenti)
- il linguaggio utilizzato (come lo cercano)
- la situazione (dove e quando cercano)
Tipologia di ricerche
Con le ricerche vocali le persone cercano soprattutto informazioni di carattere pratico e consigli utili per la propria quotidianità (meteo, ricette, informazioni su servizi e prodotti d’interesse, attività commerciali, tutorial, how to).
Ciò non significa che siano escluse le altre tipologie. Ma generalmente chi effettua una ricerca vocale pretende una risposta rapida e concreta, perché non ha voglia di digitare la query sulla tastiera o perché ha le mani occupate. Tipiche ricerche vocali:
Che tempo fa a Roma?
Dove si trova il ristorante X?
Come si fa la carbonara?
Difficilmente qualcuno chiederà un approfondimento sullo spread o sull’andamento dell’inflazione mentre sta guidando o cucinando.
Linguaggio
Il linguaggio usato per la vocal search è molto diverso da quello standardizzato che siamo abituati a usare quando digitiamo una query sulla tastiera.
È un linguaggio naturale e conversazionale, tanto che la voice search è conosciuta anche come conversational search.
Si usano molto le domande, si parla in prima persona e ci si rivolge all’assistente virtuale come se fosse un amico a cui chiedere un consiglio. Le query sono molto più lunghe e comprendono anche tutte quelle stop-words che normalmente verrebbero omesse sulla tastiera.
Facciamo un esempio per chiarire meglio. Se voglio conoscere la distanza tra Roma e Milano, sulla tastiera scriverò una query di questo tipo: “distanza Roma Milano”
Ma se devo pronunciarla, quella stessa frase diventerà : “qual è la distanza tra roma e Milano?
Come vedi l’approccio è completamente differente.
Situazione (dove e quando)
La voice search può essere effettuata ovunque e qualsiasi momento, ma si presta bene a situazioni particolari, in cui magari siamo impegnati a fare altro.
È la scelta perfetta ad esempio quando siamo in macchina, perché può essere attivata senza toccare lo smartphone e non ci distoglie dalla guida. Ma anche quando stiamo cucinando o sbrigando le faccende domestiche.
Le statistiche parlano di un aumento anche delle ricerche nei luoghi pubblici e affollati.
Quali sono i vantaggi della ricerca vocale?
Perché la voice search sta conoscendo questo successo?
I motivi sono essenzialmente 3:
- Velocità: com’è facilmente intuibile, pronunciare una frase è più veloce e meno impegnativo rispetto al digitarla sulla tastiera. Se poi aggiungiamo che ci sono persone che non hanno una grande dimestichezza con gli smartphone, il quadro è completo.
Oltre alla velocità della domanda bisogna aggiungere la velocità con cui si ottiene la risposta. Per molte ricerche vocali Google ci solleva pure dell’incombenza di scorrere i risultati della Serp, leggendoci la risposta che stiamo cercando.
- Praticità: è un sistema molto pratico, adatto alla vita frenetica della nostra società e che si sposa in pieno con la filosofia del multitasking. Possiamo effettuare una ricerca quando ci pare, senza interrompere le nostre attività.
- Efficacia: Negli ultimi anni la ricerca vocale ha fatto passi da gigante e oggi risulta completamente affidabile. I risultati restituiti sono attendibili e riescono a soddisfare completamente le query pronunciate. Questo progresso è stato reso possibile grazie al perfezionamento del Natural Language Processing, l’algoritmo che elabora e codifica il linguaggio naturale.
Come ottimizzare un sito per la ricerca vocale
Vediamo ora come si fa ad ottimizzare un sito web per la ricerca vocale.
Linguaggio naturale e colloquiale
La prima caratteristica da prendere in considerazione riguarda il tipo di linguaggio. Lo abbiamo visto: la Voice search ha cambiato il modo in cui le persone si relazionano al mezzo digitale.
Prima gli utenti effettuavano delle ricerche attraverso un linguaggio robotico, basato principalmente sulle keyword. Venivano omessi gli articoli e le preposizioni, e le query di ricerca erano ridotte all’essenziale. Questo per un duplice motivo: da un lato perché era più conveniente digitare meno parole sulla tastiera, dall’altro perché Google riusciva ad interpretare la query e restituire risultati pertinenti.
Con la voice search le persone utilizzano un registro colloquiale e informale, come se si rivolgessero ad un amico. Fanno delle domande specifiche, utilizzano verbi in prima persona. Se ad esempio vogliono avere informazioni sul meteo a Roma, in passato avrebbero digitato “meteo Roma” sulla tastiera. Ma se questa stessa ricerca la effettuano con la voce, la query cambia e diventa “che tempo fa a Roma”?
Se vuoi essere rilevante anche per le query vocali devi assolutamente tenere conto di questi aspetti quando crei i contenuti del tuo sito web.
Scrivi in maniera semplice, cercando di stabilire un dialogo col tuo utente ideale. Rivolgiti direttamente alla tua buyer persona, utilizzando i verbi al singolare e non al plurale. In sostanza, devi dare del tu e non del voi al tuo lettore.
Includi sempre le cosiddette stop-words: congiunzioni, preposizioni e articoli. Faciliterai così la corrispondenza tra i tuoi contenuti e la query pronunciata dall’utente.
Scrivi i testi come se stessi aiutando un amico a risolvere un problema. In questo modo creerai un filo diretto con l’utente del tuo sito, e aumenterai le possibilità di soddisfare al meglio le sue richieste.
Ottimizza i contenuti per le long tail keywords
Le long tail keywords sono quelle parole chiave più lunghe e specifiche, meno competitive ma più vicine alla conversione. Essendo più articolate, sono tipiche del linguaggio naturale e della ricerca vocale. Come abbiamo visto infatti, le query della voice search sono più lunghe e complete rispetto a quelle tradizionali.
L’errore che spesso si compie quando si effettua una keyword research è quello di concentrarsi esclusivamente sui volumi di ricerca delle singole parole chiave, privilegiando quelle più generiche e a più alto potenziale di traffico.
Ma la teoria della coda lunga ci insegna che non bisogna ignorare le long tail keywords. Concentrarsi sulle keyword long tail aumenterà la possibilità di intercettare le domande dell’utente e soddisfare meglio i suoi bisogni.
Risposte concise
Gli utenti cercano risposte rapide ed efficaci alle loro domande. Alla maggior lunghezza della query vocale deve corrispondere una risposta pertinente e accurata, ma allo stesso tempo breve e concisa.
Secondo uno studio di Backlinko, la media dei risultati della voice search è di 29 parole. Ciò non significa che devi scrivere un post brevissimo per ogni query. La strategia utile è assicurarsi di inserire paragrafi brevi ma esaustivi all’interno delle pagine e dei tuoi post.
Scrivi contenuti lunghi
Abbiamo detto che i paragrafi devono essere brevi e concisi, ma è preferibile che gli articoli e i contenuti delle pagine siano lunghi e approfonditi.
Perché? Semplicemente perché in questo modo aumenta la possibilità che la tua pagina soddisfi un maggior numero di query vocali. Non c’è nessuna correlazione diretta tra lunghezza dei contenuti e miglior posizionamento per la voice search. Si tratta semplicemente di un dato statistico.
Più è lungo il contenuto, maggiore sarà la possibilità di rispondere a diverse query.
Quando analizza una query vocale, Google scansiona i documenti alla ricerca del miglior match possibile con la richiesta dell’utente. Quindi restituisce il risultato trovato, anche se si trova in fondo alla pagina.
In poche parole: non devi creare tanti contenuti brevi, ma devi focalizzarti su un unico contenuto che approfondisca l’argomento in maniera verticale.
Altra cosa importante: non è necessario che la parola chiave compaia nel titolo. Sarà Google poi a trovare all’interno del testo il match perfetto con la query dell’utente.
Facilità di lettura
Leggere e ascoltare sono 2 processi cognitivi differenti. Quando ottimizzi i contenuti, pensa sempre che poi dovranno essere letti da un assistente virtuale. Considera anche che mancheranno tutti i supporti visuali (immagini, tabelle, elenchi puntati e numerati) che facilitano la comprensione del testo.
Quindi scrivi paragrafi brevi e facilmente comprensibili. Non usare espressioni ricercate o termini forbiti. Evita gli aggettivi ridondanti e riduci il numero di avverbi. Cerca di scrivere nella maniera più semplice possibile, come se stessi parlando a un ragazzo delle medie.
Local SEO
Molte ricerche vocali sono a carattere locale e contengono query di tipo “near me”. Ne ho parlato nella mia guida sulla Local Seo, ma è necessario ribadirlo in questa sede. Le ricerche di tipo near me sono in aumento. E questo discorso vale ancor di più per la Voice Search. Sempre più spesso le persone cercano qualcosa nei paraggi: un ristorante, un negozio d’abbigliamento, una farmacia.
Altro tipo di ricerca molto frequente è quella di tipo “aperto ora”. Le persone chiedono a Google di indicargli se un esercizio commerciale è aperto nel momento in cui lo stanno cercando. Per questo è fondamentale ottimizzare il proprio sito per tutti gli aspetti della Local SEO, a partire dalla scheda Google My Business.
Inserisci tutte le informazioni di contatto (NAP), la descrizione dell’attività, gli orari, le immagini. Gestisci le recensioni e pubblica post e offerte esclusive. Non trascurare gli altri elementi della Local Seo: citazioni, grandi portali, directory locali e di settori, backlink di qualità.
Inserisci una pagina di Faq
Molte delle ricerche vocali consistono in domande tipiche delle 5 w del giornalismo :
- Chi
- Cosa
- Dove
- Quando
- Perché
A queste vanno aggiunte le ricerche del tipo “how to”, cioè quelle che riguardano come riuscire a fare qualcosa.
Un ottimo metodo per riuscire a posizionarsi per le ricerche vocali è quello di creare una pagina di Faq, rispondendo a tutte le possibili domande dell’utente. Basta predisporre una pagina con le domande che gli utenti farebbero a un assistente vocale, offrendo risposte concise e pertinenti. Questo metodo riesce a garantire la perfetta aderenza alle query vocali.
Se non sai come trovare le domande del tuo target, puoi utilizzare alcuni tool efficaci e completamente gratuiti. Il primo strumento che ti consiglio è il riquadro delle ricerche correlate che Google mostra alla fine di ogni Serp.
Queste ricerche non vengono inserite in maniera casuale, ma corrispondono alle richieste realmente effettuate dagli utenti. Controlla se tra queste chiavi correlate c’è qualche contenuto utile ai tuoi scopi. Vanno bene sia le ricerche espresse già sotto forma di domanda sia quelle che si prestano ad essere trasformate in una domanda.
Un altro modo è controllare il rich snippet “Le persone hanno chiesto anche” (in inglese PPA – people also ask). Si tratta di uno snippet ad accordion che Google mostra in moltissime Serp, per circoscrivere l’intento di ricerca degli utenti. Anche in questo caso, verifica se ci siano argomenti inerenti al topic che stai trattando, che si prestano ad essere inseriti nelle tue Faq.
L’ultimo tool che ti suggerisco è Answer the Public, uno strumento davvero molto performante. Inserendo una semplice parola chiave il tool restituisce tutte le combinazioni di possibili domande.
Organizza i contenuti
Come abbiamo visto, sarà Google a cercare la corrispondenza migliore tra la query e i documenti che ha a disposizione. Ho anche specificato che non è necessario che la parola chiave compaia nel titolo.
L’elemento che agevola il crawler (e anche gli utenti) è la presenza di una struttura logica e coerente all’interno dei contenuti del sito. Se un testo è ben organizzato, sarà più facile per lo spider scansionarlo e reperire le informazioni giuste.
Cosa intendo per ben organizzato?
Mi riferisco sia al piano formale della struttura della pagina che a quello sostanziale degli argomenti trattati. Dal punto di vista strutturale, il testo va diviso in paragrafi organizzati in maniera gerarchica, attraverso l’uso degli headings h1/h6.
Per quanto riguarda l’organizzazione dell’esposizione, dovresti seguire una struttura a piramide rovesciata, in cui il testo si dirama dal contenuto principale fino ai contenuti secondari. Quindi i concetti davvero importanti vanno espressi all’inizio, per essere poi approfonditi nel corso della trattazione.
Una pagina organizzata in questo modo risulta lineare sia dal punto di vista strutturale che concettuale. Facilita la scansione e il reperimento delle informazioni da parte del motore di ricerca e aumenta la possibilità di posizionarsi per la Vocal Searcgh.
Velocità di caricamento delle pagine
Oltre ai contenuti, è importante focalizzarsi anche su alcuni aspetti tecnici. Poiché la ricerca vocale avviene soprattutto da mobile, do per scontato che il tuo sito sia mobile friendly. Se nel 2019 non hai ancora un sito responsive, corri subito ai ripari. Oggi un sito web deve assolutamente essere navigabile da dispositivi mobili, altrimenti si perdono molte opportunità di business.
Ma ci sono altri aspetti da considerare, primo fra tutti la velocità di caricamento delle pagine. Un sito lento viene penalizzato da Google e dagli utenti e non riesce a raggiungere le prime posizioni della Serp. Per questo difficilmente potrà competere per le ricerche vocali. Per aumentare la velocità del tuo sito puoi implementare la tecnologia AMP, grazie alla quale le tue pagine da mobile si caricheranno molto più rapidamente.
- Markup dei dati strutturati
I dati strutturati facilitano la comprensione del contenuto da parte del motore di ricerca. Si tratta di dati aggiuntivi che codificano le informazioni in entità comprensibili da parte dei motori di ricerca. Inserendo questo markup inoltre otterrai dei rich snippets, che saranno visivamente più accattivanti e aumenteranno il ctr del tuo risultato in Serp.
Puoi implementare i dati strutturati seguendo le linee guida di schema.org. Un dato strutturato particolarmente utile per la Voice Search è la proprietà “speakable”, che serve a contrassegnare quelle parti di testo che si prestano bene per essere lette a voce dai dispositivi.
Ecco come la descrive Google:
“La proprietà speakable di schema.org identifica le sezioni all’interno di un articolo o una pagina web che sono più adatte per la riproduzione audio usando la sintesi vocale (TTS). L’aggiunta di markup consente ai motori di ricerca e ad altre applicazioni di identificare i contenuti da leggere ad alta voce sui dispositivi abilitati per l’Assistente Google tramite sintesi vocale.
Le pagine web con dati strutturati speakable possono utilizzare l’Assistente Google per distribuire i contenuti attraverso nuovi canali e raggiungere una più ampia base di utenti”.
Attualmente però questa funzione è in versione beta. Nel momento in cui scrivo è disponibile solo in lingua inglese, ma a breve dovrebbe essere implementata anche per le altre lingue.
- Featured snippet
Il featured snippet corrisponde alla posizione zero, quel risultato tanto ambito che Google mostra al di sopra dei risultati organici. Questo snippet è fondamentale per la ricerca vocale, perché è proprio da lì che Google trae le informazioni che poi leggerà all’utente. E diventa ancora più importante nel caso degli assistenti virtuali , in cui rappresenta l’unico risultato disponibile.
Come fare per ottenere la posizione zero?
Diciamo subito che non ci sono regole precise. Google decide in maniera autonoma quale risultato diventerà un featured snippet. Ad ogni modo è possibile dare alcune indicazioni utili. Innanzitutto, questo tipo di snippet viene scelto quasi sempre tra i risultati della prima pagina. Quindi se sei posizionato in seconda o terza pagina, avrai poche chances di riuscirci.
Il primo step consiste nel trovare una query che genera molte ricerche. Il passo successivo è rispondere in maniera esauriente e concisa (circa 30 parole, ricordi?)
Qualche consiglio?
Potresti creare un post che contenga la domanda nel titolo, oppure sviluppare un contenuto con domande nei paragrafi. A seconda del tipo di query, un’altra idea potrebbe essere quella di organizzare un contenuto secondo una sequenza precisa o una lista. Se ad esempio la mia keyword è come installare wordpress, potrà essere utile creare una sequenza ragionata delle operazioni da effettuare. Nel caso di una query come “i migliori auricolari bluetooth 2019”, andrò a creare una lista/classifica dei dispositivi che reputo migliori.
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